Haedi

Zeta Aurigae, incastonata nella costellazione dell'Auriga, è una stella binaria a eclisse, un sistema stellare dove due stelle orbitano l'una attorno all'altra, eclissandosi periodicamente a vicenda. Questa caratteristica la rende un oggetto di grande interesse per gli astronomi, offrendo un'opportunità unica per studiare le interazioni tra stelle binarie.

E' conosciuta attraverso una serie di nomi tradizionali: Haedi, Azaleh, Sadatoni e Saclateri. Questi nomi, di origine araba, sono legati alla mitologia greca, dove la costellazione dell'Auriga è spesso associata alla capra Amaltea, che allattò il giovane Zeus. Haedi, ad esempio, significa "i capretti", un riferimento ai due capretti che accompagnavano Amaltea (vi ricorda anche qualche cartone animato dell'infanzia, forse).

Dal punto di vista astrofisico, Zeta Aurigae è un sistema complesso. La stella primaria è una supergigante rossa, una stella massiccia che ha esaurito l'idrogeno nel suo nucleo e si è espansa enormemente. La stella secondaria, invece, è una stella più piccola e più calda. Le due stelle orbitano l'una attorno all'altra con un periodo di circa 972 giorni, e durante l'eclisse la luminosità del sistema diminuisce in modo significativo.

La distanza di Zeta Aurigae dalla Terra è stimata intorno ai 781 anni luce. La sua luminosità varia nel tempo a causa delle eclissi, oscillando tra una magnitudine apparente di +3,70 e +3,97. Questa variazione di luminosità è ciò che rende Zeta Aurigae una stella variabile di tipo Algol, dal nome della prima stella di questo tipo ad essere scoperta.

Gli studi su Zeta Aurigae hanno permesso agli astronomi di stimare le masse delle due stelle, i loro raggi e le loro temperature. La supergigante rossa ha una massa stimata circa 5,8 volte quella del Sole e un raggio circa 148 volte superiore a quello solare. La stella secondaria, invece, ha una massa di circa 4,8 masse solari e un raggio di circa 4,5 raggi solari.

L'eclissi di Zeta Aurigae è un evento affascinante e complesso. Durante l'eclisse, la stella più piccola passa davanti alla supergigante, oscurandone parte della luce. Questo fenomeno permette agli astronomi di studiare la struttura e la composizione dell'atmosfera della supergigante.