Cielo astronomico di Gennaio 2025
In questa pagina vogliamo soltanto fornire una indicazione di massima delle costellazioni visibili. Cliccando su ciascuna costellazione è possibile accedere ai suoi dettagli, sia stellari sia di profondo cielo. Ricordate che il testo è tarato sul baricentro d'Italia ma ci sono variazioni al variare del punto di osservazione: fare sempre riferimento alle mappe per avere la situazione reale per il proprio osservatorio.
Un bellissimo cielo a Gennaio torna a contare sulle due costellazioni principali per poter riconoscere gran parte delle stelle visibili: da un lato l'Orsa Maggiore torna ad altezze accettabili e dall'altro Orione si trova alla massima visibilità.
Le costellazioni a Nord
L'orizzonte Nord ritrova quindi, anche se non in maniera eccezionale, il suo maggior riferimento: la costellazione dell'Orsa Maggiore si trova nella zona di Nord-Est, in risalita rispetto al periodo trascorso a rasentare l'orizzonte, disposta in verticale "sulla coda". Con l'Orsa che sale, ovviamente, ci sono Cefeo e Cassiopea che scendono sul versante opposto rispetto alla Polare, anche se in prima serata il punto più basso è raggiunto dalla costellazione del Drago e in particolare dalla sua testa e dalla stella Etamin.
Periodo favorevole per l'osservazione della Giraffa, che sebbene non sia brillante dal punto di vista stellare nasconde qualche preziosa perla di profondo cielo, e della Lince. La zona compresa tra Cassiopea e Perseo è ancora ben visibile almeno fino alla mezzanotte.
Nord Ovest vede tramontare molto presto la costellazione di Andromeda.
Le costellazioni del periodo
Come accennato, il cielo in meridiano del mese di gennaio presenta il cielo invernale in tutto il suo splendore: la Cintura di Orione, formata da tre evidentissime e brillanti stelle poste in verticale, consente il facile riconoscimento della costellazione di Orione, dalla quale è possibile risalire a tutte le altre costellazioni del periodo. Unendo le stelle della Cintura e risalendo verso l'alto si incontra infatti la stella Aldebaran del Toro mentre i Gemelli occupano la zona rintracciabile più a est: per trovarli, stavolta, basta unire la stella Rigel a Betelgeuse (entrambe in Orione) e prolungare verso sinistra il segmento fino ad arrivare a una coppia di stelle disposte in verticale (Castore e Polluce). Sempre dalla Cintura, scendendo verso il basso si incontra la stella Sirio, la più brillande del cielo, nella costellazione del Cane Maggiore. Tra Sirio e i Gemelli, unendo le stelle con un semicerchio immaginario, brilla la stella Procione del Cane Minore. Tra Gemelli e Cane Maggiore, appena sotto Procione, la costellazione dell'Unicorno, con la famosa Nebulosa Rosetta.
Da est arriva la costellazione del Cancro, ma c'è ancora tempo e molto da vedere prima di aprire la strada alle costellazioni primaverili.
Il cielo australe
Per il cielo australe occorre spostare gli orologi verso la mezzanotte del luogo di osservazione, ricordando che è appena passato il solstizio d'estate australe e che, quindi, le ore di buio sono relativamente poche.
Lo zenit del cielo australe è occupato da costellazioni abbastanza piccole e, escludento il Cane Maggiore di Sirio, poco brillanti: è il caso della Lepre, Colomba, Bulino (Caelum) e Poppa. Fa strano, per un osservatore boreale, immaginare lo splendore di Sirio proprio allo zenit, soprattutto se si pensa che poco più in basso , ma sempre a circa 60° di altezza, brilla anche Canopo nella Carena: una coppia di astri davvero niente male. Come chiaro, quella che un tempo era la costellazione della Nave di Argo è tutta molto alta nel cielo: Carena, Poppa e Vela. Così come alti sono i pesci dati dal Pesce Volante e dal Pesce Dorato. proprio questa ultima rappresenta una ottima occasione per l'osservazione della Grande Nube di Magellano (il Tucano con la Piccola Nube sta invece scendendo all'orizzonte di Sud-Ovest).
Scendendo dallo zenit verso l'orizzonte Sud, è possibile trovare le costellazioni tipiche del cielo australe: Mensa, Ottante, Uccello del Paradiso, Mosca sono costellazioni decisamente piccole. La Croce del Sud riprende a salire sul versante di Sud Est.
Verso Nord, invece, troviamo costellazioni alle quali anche i boreali sono più abituati: se Sirio è alta in cielo, vuol dire che anche Orione appare molto alta mentre vicine all'orizzonte sono il Toro (mezza altezza così come i Gemelli) e Auriga. Costellazioni note, quindi, ma totalmente ribaltate nel cielo rispetto a quanto gli osservatori boreali sono soliti osservare.