Messier 67 (M67)
Informazioni
Designazioni | |
Costellazione | Cnc |
Eventi |
Levata: 12:05
Culm.: 18:50 Tramonto: 01:35 |
Posizione | |
Coordinate geocentriche | AR: 08:51:23,07 Dec: +11°43,348 |
Coordinate locali | Alt.: -34,8° Az: 342,44° |
Luminosita | |
Magnitudine | 6,900 |
M67 (NGC 2682) è un notevole ammasso aperto situato nella costellazione del Cancro. La sua posizione nel cielo è leggermente a est (a destra, secondo la convenzione delle mappe celesti) della brillante stella Alfa Cancri (Acubens) e non lontano dalla "testa" della costellazione dell'Idra Femmina.
Con una popolazione stimata di oltre 500 stelle, M67 si distingue per essere uno degli ammassi aperti più antichi finora conosciuti nella nostra Galassia. L'età stimata di circa 3.2-4 miliardi di anni lo rende un vero e proprio fossile galattico. Questa veneranda età è insolita per gli ammassi aperti, che tendono a dissolversi nel tempo a causa delle interazioni gravitazionali con altre stelle e con le nubi molecolari giganti del disco galattico. La relativa longevità di M67 è probabilmente dovuta alla sua posizione in una regione dello spazio galattico meno densa e meno soggetta a perturbazioni gravitazionali significative.
L'età avanzata di M67 si riflette nella sua popolazione stellare. Molte delle stelle più massicce hanno già concluso la loro fase di sequenza principale e si sono evolute in giganti rosse, conferendo all'ammasso una colorazione più gialla-arancio rispetto agli ammassi più giovani, che sono dominati da stelle blu e bianche.
La forma di M67 appare abbastanza simmetrica e la sua luminosità totale è stimata essere circa 670 volte quella del Sole. Tuttavia, la sua magnitudine apparente integrata è intorno a 6.1, il che lo pone proprio al limite della visibilità ad occhio nudo solo in condizioni di cielo eccezionalmente buio e lontano dall'inquinamento luminoso. Binocoli e telescopi di piccole dimensioni lo risolvono facilmente in un ricco campo di stelle.
Un aspetto particolarmente affascinante di M67 è la somiglianza nella composizione chimica delle sue stelle con quella del nostro Sole. Questa notevole analogia ha portato alcuni astronomi a ipotizzare che il Sole possa essere nato nello stesso ammasso di M67 e che, nel corso di miliardi di anni, si sia allontanato a causa delle dinamiche galattiche. Sebbene questa rimanga un'ipotesi, la somiglianza chimica è un indizio intrigante sulla possibile "famiglia" stellare del nostro Sole.
Le analisi basate sui dati della Data Release 2 (DR2) di Gaia hanno rivoluzionato la nostra comprensione delle dimensioni di M67, con una revisione al rialzo: l'ammasso si estende per un diametro di circa 160 anni luce (circa 50 parsec), ben oltre i 78 anni luce stimati in precedenza. Questa scoperta è stata resa possibile dalla precisione delle misurazioni di posizione e moto proprio fornite da Gaia, che hanno permesso di identificare le stelle membri dell'ammasso anche a grandi distanze dal suo centro. L'approccio bayesiano utilizzato ha consentito di ottenere una mappa tridimensionale più accurata della distribuzione stellare.
È interessante notare anche la segregazione di massa all'interno dell'ammasso, con le stelle più massicce concentrate nelle regioni centrali e una densità stellare che diminuisce verso l'esterno. Inoltre, sono state identificate stelle che si trovano oltre il raggio mareale teorico dell'ammasso, suggerendo che potrebbero essere state "strappate" da perturbazioni esterne, come gli shock del disco galattico, o che potrebbero rappresentare un alone più esteso di stelle meno legate gravitazionalmente all'ammasso centrale.
Visibilita annuale di Messier 67 (M67)
