Messier 61 (M61)
Informazioni
| Designazioni | |
| Costellazione | Vir |
| Eventi |
Levata: 01:14
Culm.: 07:32 Tramonto: 13:53 |
| Posizione | |
| Coordinate geocentriche | AR: 12:23:19,26 Dec: +04°19,356 |
| Coordinate locali | Alt.: 41,96° Az: 228,09° |
| Luminosita | |
| Magnitudine | 9,700 |
M61 (nota anche come NGC 4303) è una magnifica galassia a spirale intermedia (classificata come SABbc), situata all'interno del vasto Ammasso della Vergine. Fu scoperta dall'astronomo italiano Barnaba Oriani nel 1779 mentre osservava una cometa. Curiosamente, Charles Messier la osservò la stessa notte, ma a causa del cielo nuvoloso la scambiò per la cometa stessa, aggiungendola al suo catalogo solo pochi giorni dopo come oggetto a sé stante.
M61 è considerata una delle galassie a spirale più grandi e luminose dell'Ammasso della Vergine. Si trova a una distanza stimata di circa 52-55 milioni di anni luce dalla Terra e, con una magnitudine apparente di circa 9,6, è visibile con telescopi amatoriali, sebbene la sua struttura a spirale richieda aperture maggiori e cieli scuri per essere apprezzata. Il suo diametro lineare è impressionante, estendendosi per circa 100.000 anni luce, dimensioni paragonabili a quelle della nostra Via Lattea. La sua morfologia, con bracci di spirale ben definiti e una barra centrale non particolarmente accentuata, la rende un eccellente esempio di galassia a spirale di tipo intermedio.
In quanto galassia a spirale, M61 ospita una ricca mescolanza di popolazioni stellari. Le sue regioni esterne e i bracci di spirale sono costellati di ammassi di stelle giovani e blu, nebulose a emissione e regioni di intensa formazione stellare, indicatori di un'attività di nascita stellare ancora vivace. Questo contrasta con le galassie ellittiche dell'ammasso, che sono composte principalmente da stelle più vecchie e non mostrano quasi alcuna attività di formazione stellare.
Il cuore di M61 è particolarmente interessante: ospita un buco nero supermassiccio la cui massa è stimata in circa 5 milioni di masse solari (5 x 106 M☉). Questo buco nero alimenta un nucleo galattico attivo (AGN) di tipo HII, caratterizzato da forti linee di emissione idrogeno-alfa e da attività di accrescimento di materia. Questa attività centrale è un campo di studio fondamentale per comprendere come i buchi neri influenzano le loro galassie ospiti.
Un'altra caratteristica che distingue M61 è l'elevato numero di supernovae osservate al suo interno: ben otto negli ultimi cento anni! Queste includono SN 1926A (Tipo II), SN 1961V (considerata una "falsa supernova" o una supernova peculiare di Tipo II-P, anche se la sua classificazione è ancora dibattuta), SN 1964F (Tipo I), SN 1999gn (Tipo Ia), SN 2003jg (Tipo II), SN 2006ov (Tipo II), SN 2008in (Tipo II) e SN 2014dt (Tipo Ia). Questa frequenza la rende una delle galassie più prolifiche in termini di supernovae e un oggetto di osservazione privilegiato per gli astronomi che studiano la morte stellare e la calibrazione delle distanze cosmiche. La sua presenza all'interno dell'Ammasso della Vergine, un ambiente in cui le interazioni gravitazionali sono frequenti, potrebbe contribuire alla sua elevata attività di formazione stellare e, di conseguenza, al numero di supernovae di Tipo II.
M61 è un laboratorio naturale per lo studio delle galassie a spirale negli ammassi. La sua inclusione tra le galassie dominanti dell'ammasso della Vergine e le sue caratteristiche uniche, come il suo nucleo attivo e il suo record di supernovae, la rendono un bersaglio cruciale per la ricerca sull'evoluzione galattica e sull'interazione tra le galassie e il loro ambiente cosmico.
Visibilita annuale di Messier 61 (M61)
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