Messier 86 (M86)

M86 (nota anche come NGC 4402) è una galassia imponente situata nella costellazione della Vergine, scoperta da Charles Messier nel 1781. La sua classificazione morfologica è oggetto di dibattito: sebbene tradizionalmente considerata una galassia ellittica (tipo E), alcune caratteristiche suggeriscono che potrebbe essere una galassia lenticolare brillante (S0), un tipo intermedio che ha perso gran parte del suo gas e della formazione stellare. Questa incertezza nella sua classificazione la rende un interessante oggetto di studio per comprendere i percorsi evolutivi delle galassie.

M86 è un membro prominente dell'Ammasso della Vergine e un componente chiave della celebre Catena di Markarian, una notevole allineamento di galassie che si muovono insieme attraverso il superammasso locale. Questa posizione la rende un punto di riferimento iconico per gli osservatori del cielo profondo e un laboratorio naturale per lo studio delle interazioni galattiche in ambienti densi.

Una delle caratteristiche più straordinarie e uniche di M86 è la sua elevatissima velocità di avvicinamento rispetto alla Via Lattea. Con una velocità radiale di circa -244 km/s (un valore negativo indica un blueshift, ovvero un avvicinamento), M86 è la galassia con la maggiore velocità di approccio tra tutte quelle nel catalogo di Messier. Si ritiene che questo fenomeno sia dovuto al fatto che M86 abbia già attraversato il denso nucleo dell'Ammasso della Vergine e si trovi ora su un'orbita di "rimbalzo" o "backsplash", dirigendosi temporaneamente verso di noi. Questa dinamica è cruciale per comprendere la struttura tridimensionale e la massa dell'ammasso.

La sua grande velocità attraverso il mezzo intergalattico provoca un fenomeno noto come ram pressure stripping. Osservazioni radio e ai raggi X hanno mostrato una chiara interazione tra M86 e la materia gassosa intergalattica, dove il gas più freddo e il mezzo interstellare della galassia vengono strappati via dalla pressione del mezzo caldo dell'ammasso. Questo processo contribuisce alla mancanza di formazione stellare in M86 e alla sua composizione predominante di stelle più vecchie, che le conferiscono la tipica tonalità giallastra delle galassie ellittiche.

M86 si trova a una distanza stimata di circa 52 milioni di anni luce dalla Terra. Con una magnitudine apparente di circa 9,5-10,0, è facilmente visibile con un telescopio amatoriale di dimensioni medie. La sua estensione angolare di circa 8,9 per 5,8 minuti d'arco si traduce in un diametro lineare di circa 135.000 - 140.000 anni luce, rendendola una galassia di dimensioni considerevoli, paragonabile o leggermente più grande del disco stellare della Via Lattea. Un telescopio da 300 mm può rivelare una debole condensazione secondaria a circa 1,5 minuti d'arco a nord-est del suo nucleo, che potrebbe essere una piccola galassia satellite o una caratteristica mareale.

Al suo centro, M86 ospita un buco nero supermassiccio la cui massa è stimata in circa 100-200 milioni di masse solari (1-2 x 10⁸ M☉). Sebbene non sia attivo come quello di M87, la sua influenza gravitazionale è dominante nella regione centrale. Come molte grandi ellittiche, M86 possiede anche un ricco sistema di ammassi globulari, con un numero stimato nell'ordine di diverse migliaia (circa 2.000-3.000).

M86 ha ospitato almeno una supernova registrata, SN 1996rq, di tipo Ia, un'esplosione termonucleare di una nana bianca.