SADALMELIK

Sadal Melik si trova nella parte settentrionale della costellazione dell'Acquario ed è legata a storie risalenti a millenni fa: il nome, infatti, deriva dall'arabo "Sa'd al-Malik", che si traduce come "Fortuna del Re" o "Fortuna del Sovrano". Questo nome si collega alla tradizione araba di attribuire poteri e influenze astrologiche alle stelle più luminose, suggerendo come Sadal Melik fosse vista come un simbolo di regalità e buona sorte. Nei secoli, il nome è stato trasmesso e adottato dagli astronomi, conservando il fascino della sua origine antica.

Dal punto di vista scientifico, Sadal Melik è classificata come una supergigante gialla, con una massa e una luminosità molto superiori rispetto al nostro Sole, risultando più luminosa di circa tremila volte. La temperatura superficiale si stima in 5800 K. Si trova a una distanza di circa 525 anni luce dalla Terra, ma nonostante questa grande distanza la sua visibilità a occhio nudo è relativamente facile per la dimensione, visto che il suo raggio si stima in 80 raggi solari.

Come supergigante gialla, Sadal Melik è in una fase avanzata della sua evoluzione stellare. In passato, probabilmente era una stella massiccia simile a molte delle stelle che si vedono oggi nella sequenza principale. Attualmente, si trova nella fase in cui ha esaurito l'idrogeno nel suo nucleo e ha iniziato a fondere elementi più pesanti come l'elio, rilasciando enormi quantità di energia che la fanno espandere notevolmente.

Il futuro potrebbe regalare alla stella una morte come supernova.

A 110 secondi d'arco da lei e con un angolo di posizione di 40°, si trova la stella compagna CCDM J22058-0019B.

Sadal Melik è relativamente facile da localizzare nel cielo notturno durante i mesi autunnali dell'emisfero nord. La costellazione dell'Acquario, sebbene non molto luminosa, è ampia e riconoscibile a sud di Pegaso e a ovest dei Pesci. Sadal Melik si trova nella parte superiore del "corpo" dell'Acquario, vicino al centro della costellazione.

Per gli osservatori amatoriali, Sadal Melik offre una visione interessante anche attraverso piccoli telescopi, dato che il suo colore giallo-dorato è piuttosto evidente rispetto alle altre stelle vicine, per lo più di tonalità bianco-azzurra.