Triangulum
Nome | Triangolo |
Genitivo | Tri |
Abbreviazione | Tri |
Estensione (gradi^2) | 132 |
Emisfero | BOREALIS |
Confini |
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Stagionalità |
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Eventi: |
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Altezza: | 21,05° |
Azimut: | 67,837° (ENE) |
Il nome, la storia, il mito
Il Triangolo è una costellazione molto antica ed i nomi che nel tempo si sono susseguiti ad indicarla hanno sempre fatto riferimento alla forma che le tre stelle più luminose generano, un triangolo isoscele, piuttosto che alla storia mitologica associata. Si tratta di una costellazione incastonata, mitologicamente parlando, nella grande storia di Perseo e Andromeda ma non vi rientra.
Racchiuso "fisicamente" tra Andromeda, Perseo e Ariete, il piccolo Triangolo si fa largo nelle tavole di Johannes Hevelius trecento anni fa e sopravvive alla rivoluzione del 1922, a opera dell'Unione Astronomica Internazionale, che classificando 88 costellazioni ne esclude due che - nelle tavole di Hevelius - erano vicine, come Triangolo Minore e Mosca Boreale.
In greco, "triangolo" si traduce come deltotòn, a indicare la lettera delta. Questa, infatti, viene rappresentata in maiuscolo proprio attraverso questa forma geometrica (Δ). Si tratta dell'iniziale di "dios", intendendo Zeus, quindi le tre stelle principali rappresentano i regni sui quali Zeus e i suoi fratelli (Poseidone e Ade) dominavano prima ancora che gli uomini venissero creati: cielo, oceano e inferi. Per i Greci, la costellazione rappresentava quindi la lettera delta ma anche, per somiglianza, il delta di un fiume, in particolare quello del Nilo. Non sorprende quindi la forte attinenza con la raffigurazione ad essa associata proprio dagli antichi Egizi, per i quali la piccola costellazione richiamava il sacro fiume.
Nell'antica Mesopotamia, invece, le stelle alfa e beta del Triangolo assieme alla gamma And formavano la costellazione dell'aratro, Apin.
Vi si ravvisava anche la forma triangolare della Sicilia, la quale non a caso veniva chiamata Trinacria (da treis, tre e àkra, promontorio), l'isola sacra a Demetra (Cerere) in cui aveva avuto luogo il ratto di Persefone (Proserpina per i Romani), rapita da Ade (Plutone) e portata nel Regno degli Inferi. I tre promontori cui fa riferimento il nome sono Capo Peloro nei pressi di Messina, Capo Boèo verso Marsala e Capo Passero a Siracusa.
Osservazione
Visibile soprattutto nei mesi di ottobre-novembre, quando passa in meridiano, la costellazione non è semplicissima da rintracciare data la bassa luminosità delle stelle che la compongono. Si trova vicino alla costellazione di Andromeda, e - alle medie latitudini italiane - l'unico periodo in cui non è affatto visibile è la primavera. Per il resto dell'anno, anche quando non è il periodo indicato, è presente bassa all'orizzonte. Le stelle 6, 10 e 12 Trianguli facevano parte, un tempo, della citata costellazione del Triangolo Minore, introdotta da Hevelius nel 1690 ma in seguito eliminata.
I corpi celesti
Le tre stelle che formano il triangolo sono la stella alpha (Caput Trianguli oppure Atria, da Alfa TRIAnguli), la beta e la gamma. La più luminosa, contrariamente alle lettere assegnate, è la beta.
Alpha e beta sono molto simili, due stelle di colore bianco. La stella con il nome di Flamsteed 6 è una doppia, mentre R Trianguli è una variabile del tipo Mira Ceti ma sono davvero molto deboli.
L'oggetto più rappresentativo è quello che va sotto il nome di Pinwheel Galaxy, nota nel catalogo di Messier con il numero M33. Si tratta di una galassia a spirale visibile quasi di faccia, con un diametro apparente superiore a quello lunare ma nonostante ciò non facile da osservare.