Sciame meteorico Beta Corona Aust.
Sciame meteorico Beta Corona Aust.
| Costellazione | CrA |
| Data di inizio | 23/04/2025 |
| Massima attività: | 16/05/2025 |
| Data di fine: | 30/05/2025 |
| Tasso orario allo zenit (ZHR) : | 3 |
Lo sciame meteorico delle Beta Coronae Australidi (β Coronae Australidi) è uno sciame minore la cui attività si concentra generalmente nel mese di maggio. Il periodo di attività si estende all'incirca dalla fine di aprile a metà maggio, con un picco massimo di attività attorno al 16 maggio di ogni anno.
Come tipico per gli sciami minori, le Beta Coronae Australidi producono un Tasso Orario Zenitale (ZHR) piuttosto basso, generalmente intorno alle 3 meteore all'ora anche in condizioni osservative ideali (cielo buio e radiante allo zenit). Ciò le rende uno sciame difficile da osservare per gli astrofili occasionali e richiede cieli eccezionalmente scuri e un'osservazione prolungata.
Il radiante, ovvero il punto nel cielo da cui le meteore sembrano provenire, si trova nella costellazione australe della Corona Australe (Corona Australis), vicino alla stella Beta Coronae Australis (β CrA). Le coordinate approssimative del radiante sono:
- Ascensione Retta (RA): circa 16h 20m
- Declinazione (Dec): circa -41°
A causa della sua declinazione marcatamente australe, lo sciame delle Beta Coronae Australidi è meglio osservabile dall'emisfero australe. Dalle latitudini settentrionali, il radiante rimane basso sull'orizzonte o non sorge affatto, limitando notevolmente il numero di meteore visibili.
Le meteore associate a questo sciame hanno una velocità geocentrica moderata, solitamente attorno ai 30-35 km/s. Non sono note per mostrare caratteristiche di colore o scie particolarmente luminose o persistenti; tendono a essere meteore deboli e sfuggenti.
Per quanto riguarda l'oggetto progenitore, non è stato ancora definitivamente identificato. Come per molti sciami minori, il corpo celeste (cometa o asteroide) da cui si sono originate le particelle che formano lo sciame rimane oggetto di studio.
La storia delle osservazioni specifiche delle Beta Coronae Australidi è meno documentata rispetto a sciami maggiori come le Perseidi o le Geminidi. Essendo uno sciame debole, è probabile che sia stato identificato come entità distinta solo con l'avvento di osservazioni sistematiche e l'analisi computerizzata dei dati sui meteoroidi. Non ci sono segnalazioni diffuse o storiche di picchi di attività significativi o insoliti per questo sciame. La sua intensità sembra essere rimasta bassa e relativamente costante.
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