ALMAAK

Dall'arabo al-‘anaq al-‘ard (العنق الأرض), Almach (o Almaak) significa 'lince del deserto', quindi anche se si trova all'interno del corpo di Andromeda non ha un link diretto con la storia della costellazione. 

Almach è una stella quadrupla che anche con strumenti da dilettante si manifesta nelle sue due componenti principali, com e se fosse un sistema binario. 

All'interno della costellazione di Andromeda, Almach è riconoscibile perché è la punta più a Sud della V che disegna Andromeda, ottenuta prolungando il 'quadrato di Pegaso'. In pratica, puntando l'obiettivo sulla W di Cassiopea, che è la costellazione sopra Andromeda, basta scendere un po' fino a vedere una V piegata di 45° a sinistra, molto stretta e lunga. La punta superiore dell'asta più bassa della V è la nostra stella.

Una volta puntata, sarà facile osservare almeno le due componenti principali del sistema quadruplo: la componente principale, di magnitudine apparente 2,15, è di colore arancione e classe spettrale K3II, mentre la componente secondaria, di magnitudine 5,1, è blu e di classe spettrale A3. Il sistema può ricordare un po' Albireo nel Cigno. L'orbita di questa coppia si risolve in 61 anni. Se in possesso di un adeguato strumento, si potrà notare che la componente secondaria è a sua volta formata da due stelle, una bianco-azzurra di spettro B8 e magnitudine 5,1 e l'altra di spettro A0 e magnitudine 6,3. In tal caso il periodo orbitale è di 634 anni, ad una distanza relativa di 33 UA. Anche la componente B del sistema è in realtà una doppia spettroscopica, e da qui si contano in tutto quattro stelle.

La distanza del sistema Almach da noi è di 350 anni luce, ma il sistema quadruplo si avvicina al Sole a 12 Km/s. In quanto a luminosità, il Sole è 1140 volte più debole di Almach.

Rimanendo alla doppia principale, alcuni sostengono che la compagna assume una tonalità verdastra in contrasto con l'arancione della primaria, ma dovrebbe in effetti trattarsi di una stella bianca.