Lat.41,8; Lon.12,5 - Orari espressi in W. Europe Standard Time (UTC +01:00:00)  

Double Cluster, C14

Informazioni


Designazioni Double Cluster, C14
Costellazione Per
Eventi Levata: ---
Culm.: 22:28
Tramonto: ---
Posizione
Coordinate geocentriche AR: 02:23:47,96
Dec: +57°13,988
Coordinate locali Alt.: 21,33°
Az: 30,48°
Luminosita
Magnitudine 4,000

Visibile ad occhio nudo sotto cieli bui, il Doppio Ammasso del Perseo è conosciuto fin dai tempi antichi, tanto che sia Tolomeo, nell'Almagesto, sia Ipparco, nel suo catalogo del II secolo d.C., lo descrissero come un punto luminoso.

Durante il Rinascimento, il Doppio Ammasso fu osservato da che lo indicò come una 'stella-nebulosa', ed una citazione esiste anche nell'Uranometria di Bayer. Proprio Bayer indicò, nell'ambito della sua famosa nomenclatura che assegna le lettere greche in base alla luminosità apparente, la lettera Chi all'ammasso e la lettera h ad una stella vicina. Da allora, il Doppio Ammasso è noto anche come ammasso h e Chi Persei. Il catalogo New General Catalogue invece parla di NGC 869 e di NGC 884.

Una curiosità: il Doppio Ammasso non è stato catalogato da Charles Messier. Il motivo può essere dovuto al fatto che non è confondibile con una cometa, ma allora non si spiega la presenza, nel Catalogo, delle Pleiadi.

Il Doppio ammasso del Perseo è quindi un sistema evidentemente composto da due ammassi aperti: NGC 884 (Chi Per) e NGC 869 (h Per). La coppia di ammassi è talmente vicina che le loro stelle sembrano mischiarsi.

Si trova a metà tra le stelle che formano l'asterismo del Perseo e la doppia V di Cassiopea, si trova proprio all'impugnatura della spada dell'eroe che uccise Medusa (ed infatti ne costituisce l'elsa). Per rintracciarla, il modo migliore è prolungare di due volte verso sud-est la linea che unisce le stelle gamma e delta della costellazione di Cassiopea.

I due ammassi sono separati da circa mezzo grado e si estendono ciascuno per circa un grado di cielo. La magnitudine dei due ammassi varia da fonte a fonte, visto che si calcola per integrazione della magnitudine delle stelle che li compongono. E' difficile stabilire, per molte stelle, quale sia l'ammasso di appartenenza, così le stime sono molto variabili. In genere si parla di magnitudine 5,3 per NGC 869 e 6,1 per NGC 884.

Già con un piccolo telescopio, è possibile capire che si tratta di due ammassi stellari e lo spettacolo che si presenta è forse senza eguali nel cielo già con un 7x50 o un 10x50. Impossibile non restare estasiati di fronte a tale splendore. Un telescopio, sebbene faccia perdere la visione di insieme, è utile per l'osservazione dei singoli ammassi e per la determinazione delle caratteristiche.

NGC 869, noto anche come Collinder 24 o Melotte 13, è un ammasso concentrato, le cui stelle centrali sembrano formare una 'Y' con due stelle più brillanti.

NGC 884 è più esteso ed al suo interno ci sono molte figure formate dalle stelle più brillanti.
Tra i due ammassi non è difficile, invece, distinguere varie catene di stelline.

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