DENEBOLA

Denebola, conosciuta anche come Beta Leonis (β Leo), è la seconda stella più luminosa della costellazione del Leone e segna distintamente la sua coda. Il suo nome deriva dall'arabo "Deneb Alased", che significa proprio "la coda del Leone", un'indicazione diretta della sua posizione all'interno del profilo leonino della costellazione. Storicamente, era anche conosciuta come Deneb Aleet in alcune carte stellari del XIX secolo, mentre nell'Uranometria di Bayer del 1603 era semplicemente "beta Leonis", a indicare la sua posizione come la seconda più brillante.

Denebola è una delle stelle brillanti più vicine a noi, situata a circa 39,76 anni luce dalla Terra. Si tratta di una stella di sequenza principale di colore bianco (classe spettrale A3V), con una temperatura superficiale di circa 8500 Kelvin. La sua luminosità è notevole, essendo circa 17 volte più brillante del Sole, mentre la sua massa è circa 1,75 volte quella solare. Il suo raggio, misurato con tecniche interferometriche, è stimato essere circa il 173% del raggio del Sole.

Con un'età stimata in meno di 400 milioni di anni, Denebola è considerata una stella relativamente giovane. Una delle sue caratteristiche più affascinanti è la sua rotazione estremamente rapida: gira su se stessa a una velocità di circa 121 chilometri al secondo. Questa vertiginosa velocità provoca una significativa deformazione della stella, rendendola schiacciata ai poli e rigonfia all'equatore. Le stelle di questo tipo hanno una vita di sequenza principale decisamente più breve rispetto al Sole a causa del loro più rapido consumo di combustibile.

Denebola è classificata come una stella variabile del tipo Delta Scuti, il che significa che la sua luminosità subisce lievi fluttuazioni (di circa 0,025 magnitudini) nell'arco di poche ore, con variazioni che possono ripetersi decine di volte al giorno. La sua magnitudine media apparente è di circa 2.14.

Un elemento di grande interesse scientifico è la consistente emissione a infrarosso proveniente da Denebola. Questa emissione suggerisce la presenza di un disco di polveri che orbita attorno alla stella, potenzialmente un disco protoplanetario o un disco di detriti, indicando processi di formazione planetaria ancora attivi o recenti. La polvere in questo disco ha una temperatura stimata di circa 120 Kelvin. Sebbene non sia stato ancora ripreso direttamente, si ritiene che questo disco contenga meno materiale rispetto ad altri dischi noti, come quello intorno a Beta Pictoris.

Studi sulla cinematica di Denebola indicano che la stella appartiene a una associazione stellare conosciuta come Gruppo di IC 2391. Sebbene il legame gravitazionale tra i membri di questo gruppo sia quasi nullo, il loro moto comune suggerisce un'origine condivisa da un antico ammasso aperto. Tra gli altri membri di questa associazione figurano stelle come Alpha Pictoris e Beta Canis Minoris, con il gruppo che si stima possa contare fino a 60 componenti in totale.

Una curiosità storica riguarda la classificazione della luminosità di Denebola. Negli scritti antichi, era spesso considerata una stella di prima magnitudine, al pari di Regolo, e quindi più brillante di Algieba. Oggi, tuttavia, Denebola e Algieba sono di luminosità simile e nettamente meno brillanti di Regolo. Il motivo di questa discrepanza storica nella classificazione rimane un mistero.

Anche se l'attenzione è principalmente sulla brillante stella A, Denebola è un sistema multiplo. Ha almeno due compagne più deboli che sono state osservate otticamente: una componente "B" di magnitudine 15.7 a una separazione di 40 secondi d'arco, e una componente "C" di magnitudine 13 a una separazione di 80 secondi d'arco. Queste compagne sono molto più deboli e la loro relazione gravitazionale con Denebola A non è sempre chiara, ma la stella principale rimane il fulcro dell'interesse.