Sulafat

A dispetto della lettera gamma che la contraddistingue all'interno della costellazione, Sulafat è la seconda stella più brillante della Lira, con magnitudine apparente di 3,25 e quindi - comunque - ben distante dalla lucentezza di Vega.

Il suo nome, in greco, vuol dire Tartaruga, nome che si rifà alla leggenda della costellazione ospite. In genere la stella è nota come punto di riferimento spaziale, visto che a metà tra Sulafat e beta Lyrae è presente la Nebulosa Anello M57, e come riferimento di luminosità visto che la variabile beta Lyrae, al suo massimo splendore, arriva quasi alla magnitudine di gamma.

Fisicamente è una gigante azzurra, con classe spettrale B9, ormai fuori dalla sequenza principale a causa dell'esaurimento della scorta di idrogeno nel nucleo. Il suo raggio è pari a 15 raggi solari, la massa è cinque volte quella del Sole.

Nel 1909 è stata identificata come binaria spettroscopica, con compagna in periodo orbitale di 2,56 giorni, mentre ora si ritiene che si tratti di una stella singola con velocità di rotazione molto alta.