Nebulosa Fiamma, Flame Nebula, CED 55P
Informazioni
Designazioni | Nebulosa Fiamma, Flame Nebula, CED 55P |
Costellazione | Ori |
Eventi |
Levata: 10:10
Culm.: 16:06 Tramonto: 22:01 |
Posizione | |
Coordinate geocentriche | AR: 05:43:15,87 Dec: -01°50,316 |
Coordinate locali | Alt.: -38,91° Az: 311,79° |
Luminosita | |
Magnitudine | 2,000 |
NGC 2024, meglio conosciuta come la Nebulosa Fiamma, è una delle più affascinanti nebulose diffuse della costellazione di Orione. Situata a circa 1500 anni luce dalla Terra, fu scoperta da William Herschel nel XVIII secolo. La nebulosa si trova nelle immediate vicinanze di Alnitak, la stella più orientale della Cintura di Orione, la cui intensa luminosità tende quasi a oscurarne la visibilità.
Con una dimensione di circa 24 anni luce, fa parte del vasto Complesso nebuloso molecolare di Orione, una delle regioni di formazione stellare più studiate. Per osservarla al telescopio è necessario un potente strumento, ma nelle fotografie a lunga esposizione o tramite immagini digitali, la sua estensione può superare il mezzo grado di diametro.
NGC 2024 è una regione H II, caratterizzata dalla presenza di gas ionizzato che emette luce a causa della radiazione ultravioletta proveniente da stelle giovani e calde. La sua caratteristica più distintiva è una banda scura di polveri, che si estende da nord a sud e si allarga progressivamente, dando alla parte luminosa della nebulosa una forma che ricorda una fiamma, da cui il suo nome.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, Alnitak non è la principale sorgente di ionizzazione della nebulosa, poiché si trova molto più vicina alla Terra (circa 820 anni luce). L'illuminazione della Fiamma sembra invece derivare da un ammasso di circa 300 stelle giovani, scoperto negli anni '90 nella parte meridionale della nube. Queste stelle hanno magnitudini apparenti che arrivano fino alla tredicesima, e tra esse sono state individuate alcune sorgenti di infrarossi associate a protostelle di classe 0, gli stadi più primordiali della formazione stellare.
Le osservazioni ai raggi X hanno rivelato che all'interno della banda oscura della nebulosa si trovano sorgenti con caratteristiche simili alle stelle T Tauri, tipiche delle fasi iniziali dell'evoluzione stellare. Questi studi suggeriscono che la regione centrale della nube ospiti un gran numero di giovani stelle ancora in formazione.
Un'altra scoperta interessante riguarda la temperatura del plasma, che risulta più elevata rispetto a quella di altre regioni H II. Questo suggerisce come le stelle T Tauri della Nebulosa Fiamma abbiano una temperatura più simile a quella delle giovani protostelle osservate nella Nebulosa di Orione, piuttosto che a quelle delle regioni di formazione stellare di piccola massa.
Recentemente, la nebulosa è stata studiata anche alle onde radio grazie a osservazioni condotte con il telescopio APEX nell'ambito della survey ALCOHOLS (Apex Large CO Heterodyne Orion Legacy Survey). Queste osservazioni sono state finalizzate all'analisi dell'emissione del monossido di carbonio (CO), permettendo di mappare le dinamiche interne della nebulosa e comprendere meglio i processi di formazione stellare in atto.
La Nebulosa Fiamma si trova in una posizione privilegiata all'interno del Complesso molecolare di Orione, risultando visibile quasi al centro della regione, tra Alnitak e la Nebulosa Testa di Cavallo. Questa vicinanza la rende un soggetto di grande interesse per gli astrofotografi e gli appassionati di astronomia, che spesso immortalano la Fiamma insieme alle strutture circostanti, creando immagini di straordinaria bellezza.
Inoltre, la sua importanza scientifica continua a crescere grazie alle osservazioni condotte con strumenti sempre più avanzati, come il telescopio spaziale James Webb, che nei rossimi anni potrebbe fornire nuove informazioni dettagliate sulla formazione delle stelle all'interno della nebulosa.
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Visibilita annuale di Nebulosa Fiamma, Flame Nebula, CED 55P
