Messier 66 (M66)
Informazioni
| Designazioni | |
| Costellazione | Leo |
| Eventi |
Levata: 23:41
Culm.: 06:30 Tramonto: 13:23 |
| Posizione | |
| Coordinate geocentriche | AR: 11:21:21,32 Dec: +12°50,425 |
| Coordinate locali | Alt.: 37,65° Az: 251,75° |
| Luminosita | |
| Magnitudine | 9,000 |
M66 (catalogata anche come NGC 3627, UGC 6346, PGC 34695, Arp 16) è una magnifica galassia a spirale situata nella costellazione del Leone. Fu scoperta il 1° marzo 1780 dall'astronomo francese Pierre Méchain, riosservata da William Herschel e successivamente inclusa nel celebre catalogo di Charles Messier con il numero 66. Storicamente, M66 fu descritta in modi diversi, talvolta come una spirale con un nucleo stellare ben definito e numerose condensazioni stellari, altre volte come una nebulosa più debole e priva di stelle, a testimonianza delle limitate capacità degli strumenti dell'epoca.
M66 è il membro più brillante e forse il più affascinante di un celebre raggruppamento di galassie noto come Tripletto del Leone (o Gruppo di M66), che include anche M65 e NGC 3628 (spesso chiamata "Hamburger Galaxy"). Questo trio si trova a circa 31-36 milioni di anni luce dalla Terra (la distanza più comunemente citata è 36 milioni di anni luce, mentre alcune fonti più datate indicano 35 milioni di anni luce). Questo gruppo di galassie è un eccellente esempio di interazione gravitazionale, dove le reciproche influenze hanno modellato in modo significativo la struttura delle galassie che ne fanno parte.
In particolare, l'aspetto di M66 è stato profondamente influenzato dall'incontro gravitazionale con la vicina NGC 3628, avvenuto circa un miliardo di anni fa. Queste interazioni hanno causato una concentrazione estremamente elevata di massa al centro di M66, un alto rapporto tra massa molecolare e atomica, e hanno deformato i suoi bracci di spirale. Questo effetto è evidente nella struttura insolita e prominente dei suoi bracci e delle sue bande di polvere, rendendola un esempio notevole di galassia "peculiare" (da cui la designazione Arp 16 nell'Atlas of Peculiar Galaxies).
M66 si localizza con relativa facilità nella costellazione del Leone, trovandosi all'incirca sulla linea ideale che congiunge Denebola con Chort. Con una magnitudine apparente di 8.9, è al limite della visibilità in un binocolo 10x50, ma le sue tracce possono essere colte. Per apprezzarne i dettagli, come le sfumature dei suoi bracci di spirale, è consigliato un telescopio con un'apertura di almeno 150 mm, mentre strumenti da 300 mm permettono di risolvere strutture più complesse. I suoi bracci sono orientati in senso antiorario e spicca una stella di magnitudine 10 a nord-ovest della galassia, appartenente ovviamente alla nostra Via Lattea, che funge da utile punto di riferimento. La migliore visibilità di M66 si ha durante le notti primaverili, ed è osservabile da entrambi gli emisferi terrestri.
M66 è classificata come una galassia a spirale intermedia (SAB(s)b), il che significa che presenta una debole barra centrale e bracci di spirale più o meno distinti. Il suo diametro stimato è di circa 95.000 anni luce, con estese bande di polvere e brillanti ammassi di stelle giovani e blu lungo i suoi bracci. La massa stellare di M66 è stata stimata intorno a 2.13 x 10^10 masse solari, con un tasso di formazione stellare di circa 1.76 masse solari all'anno, indicando una significativa attività di nascita stellare, probabilmente incentivata proprio dalle interazioni con le sue vicine.
M66 è una "fabbrica" di supernovae, un indicatore della sua continua e intensa attività di formazione stellare. Nella sua storia recente, sono state registrate ben sei esplosioni di supernova:
- SN 1973E (Tipo II, magnitudine 15)
- SN 1989B (Tipo Ia, magnitudine 12.2)
- SN 1997bs (Tipo II, magnitudine 17)
- SN 2007bb (Tipo II, magnitudine 17.2)
- SN 2009hd (magnitudine 15.8)
- SN 2016cok (Tipo IIP, magnitudine 16.3-17.0 al picco), l'ultima scoperta il 28 maggio 2016.
Questo elevato numero di supernovae rende M66 un oggetto di grande interesse per gli astronomi che studiano la morte delle stelle massive e la calibrazione delle distanze cosmiche.
Visibilita annuale di Messier 66 (M66)
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