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AstronomiAmo APS
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Nome Pegaso
Genitivo Peg
Abbreviazione Peg
Estensione (gradi^2) 1121
Emisfero BOREALIS
Confini
  • Nord: +37°
  • Sdud: +2°
  • Est: 21h 10m
  • Ovest: 0h 15m
Stagionalità
  • Autunno

Eventi:
  • Levata: 03:49
  • Culm.: 10:51
  • Tramonto: 17:49
Altezza: 60,194°
Azimut: 148,905° (SSE)

Il nome, la storia, il mito

Pegaso è conosciuto ovunque come un cavallo alato, eppure non è nato con le ali e questi stumenti hanno trovato la propria origine nell'Almagesto di Tolomeo, nel 150 d.C.. Fino ad allora, la costellazione era nota come Cavallo e non vi era traccia di ali. L'importanza mitologica dell'animale, comunque, non era da meno di quanto non sia oggi. 

Pegaso nacque da un dio, Poseidone, e da una gorgone, Medusa e proprio questa discendenza lega Pegaso all'acqua: Poseidone è il dio dei mari, ovviamente, ma Medusa era figlia di antiche divinità marine. Medusa era inizialmente una donna bellissima ma la relazione consumata con Poseidone all'interno del tempio di Atena scatenò le ire della figlia di Zeus, la quale trasformò la donna in un mostro con serpi al posto dei capelli e con uno sguardo in grado di pietrificare. Sebbene oramai isolata, Medusa diede alla luce Pegaso e Crisaore. Mentre quest'ultimo era un guerriero armato di spada, Pegaso nacque invece come cavallo, forse a memoria del fatto che Poseidone, per accoppiarsi anni prima con Demetra, si tramutò in cavallo in risposta alla trasformazione della donna in giumenta. Il legame Poseidone-Pegaso, quindi, è a filo doppio: da un lato l'attrazione per l'acqua da parte di Pegaso, dall'altro il legame di Poseidone stesso con i cavalli. 

Neanche il "parto" non fu propriamente normale: avvenne nel momento in cui Perseo decapitò Medusa brandendo l'arma di Hermes:

Quando Perseo tagliò la testa di lei via dal collo
balzò fuori Crisaore grande e il cavallo Pegaso
(Esiodo, Teogonia)

Nascita di PegasoNacque presso le sorgenti dell'Oceano (ancora acqua) e "pege", dal greco, è lì a ricordarlo già nel nome così come la "sorgente del cavallo" (Ippocrene) la cui origine è ricondotta di nuovo al tocco dello zoccolo di Pegaso così come, ancora, la sorgente di Pirene, il cui ruolo è anche quello di fornire ispirazione ai poeti che ne beneficiavano bevendo.

Nascita a parte, il mito di Pegaso compare in due storie distinte: da un lato fu il cavallo alato cavalcato da Perseo durante la liberazione di Andromeda, destinata alla morte per mano del mostro marino (Ceto, la Balena) a causa della madre, Cassiopea (Regina d'Etiopia e moglie di Cefeo), la quale si dichiarò più bella delle Nereidi. Fu proprio Cefeo che, per placare l'ira di Poseidone, fece incatenare la figlia su uno scoglio per essere offerta al mostro marino. Prima di Ceto giunse Perseo il quale chiese ai sovrani la mano della figlia in cambio della liberazione. Ottenuto il benestare, Perseo uccise Ceto mostrandogli la testa della Medusa, utilizzando lo specchio di Hermes per non guardarla direttamente. Il matrimonio si fece e Zeus, per non perdere la storia, dispose tutti i protagonisti nel cielo. 

Bertoldo di Giovanni, Bellerofonte che doma Pegaso.La seconda storia vede Pegaso come destriero dell'eroe Bellerofonte, domatore di cavalli e uccisore della Chimera, il mostro sputafuoco nato da Tifone ed Echidna che stava devastando la Licia, al quale Atena sarebbe apparsa in sogno reggendo una briglia dorata. Proprio da questo sogno Bellerofonte ottenne le informazioni per domare Pegaso, fino ad allora ribelle, e cavalcarlo per battere la Chimera. La battaglia fu necessaria per scontare un peccato mai commesso: Bellerofonte rifiutò le avances di Antea, regina di Efira, la quale girò la storia incolpando il ragazzo di volerla sedurre. Battuta la Chimera, Bellarofonte e Pegaso divennero inseparabili e vissero insieme numerose avventure, che portarono a Bellerofonte una fama ed una ricchezza tali da fargli perdere umiltà tanto da arrivare persino ad ambire ad un posto nell'Olimpo con gli dèi e a ottenere l'immortalità. Con questo scopo, Bellarofonte spinse Pegaso in una salita al cielo, verso gli déi, ma lo stesso Pegaso non volle stare al gioco: 

Pegaso alato rovesciò il suo signore,
Bellerofonte, quando volle condurlo
alle case del cielo, 
nel concilio di Zeus
(Pindaro, Istmiche, VII)

Bellerofonte fu fatto cadere nella valle degli errabondi per vivere per sempre con il rimorso di quanto fatto. Pegaso, invece, ritornò all'Olimpo con Zeus, il quale se ne avvalse per tirare nel cielo il suo carro e le sue folgori prima di essere posto nel cielo.

Osservazione

Estesa 1121 gradi quadrati e con un centinaio di stelle di magnitudine superiore alla sesta, Pegaso è una costellazione dell'emisfero boreale, rintracciabile partendo da Cassiopeia e scendendo ad Andromeda. Di fianco ad Andromeda è quindi visibile il grande quadrato che caratterizza il 'corpo' principale del cavallo Pegaso

Questa costellazione è ben visibile in prima serata durante le notti autunnali, quando passa più o meno allo zenit tra la fine di agosto e la fine di settembre per i punti osservativi posti fino a 40 gradi di latitudine. La costellazione è quasi equatoriale quindi visibile anche dalle latitudini basse dell'emisfero australe.

I corpi celesti

Le stelle principali della costellazione sono Markab (Alpha) e Scheat (Beta), rappresentanti il lato del quadrato al quale sono legate le gambe e la testa del cavallo. Sul lato superiore del quadrato, la stella più brillante non è invece appartenente a questa costellazione, ma per poco appartiene ad Adromeda.
In realtà la stella era indicata prima come delta Pegasi, poi i confini sono stati rivisti in maniera abbastanza peculiare e così delta Pegasi è nota ora come alfa Andromedae, oppure Sirrah

Particolare è la stella Epsilon, Enif: è una stella variabile che durante il periodo di massima luminosità sbaraglia anche alfa e beta. 

Con riguardo agli altri oggetti, invece, sono degni di nota un ammasso globulare (M15) visibile già con un binocolo, la galassia a spirale NGC 7331 ed il Quintetto di Stephan, un insieme di cinque galassie interagenti.

Difficile da vedere ma importante storicamente è 51 Pegasi, intorno alla quale per la prima volta fu individuato un esopianeta, 51 Pegasi b: la scoperta fu possibile grazie alle oscillazioni nella velocità della stella (50 metri al secondo). Il pianeta dovrebbe esser grande più o meno quanto Giove.

Visibilita annuale di Pegasus

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